«La legge è chiarissima. Quando De Luca ha accettato la nomina di viceministro sapeva benissimo che sarebbe stata incompatibile con quella di sindaco». Roberto Celano, consigliere comunale di Fratelli d’Italia risponde a Luciano Provenza, suo collega in aula consiliare. Provenza, consigliere comunale di maggioranza (gruppo Campania Libera) è uno dei quattro esponenti consiliari (di maggioranza) che hanno votato no alla decadenza del sindaco De Luca. Lo stesso consigliere da queste colonne aveva espresso il suo pensiero e le sue tesi a supporto del no, contro la volontà della sua stessa maggioranza. A rispondere è Celano. Consigliere Celano, l’avvocato Provenza sostiene che ci siano dubbi sulla norma sull’incompatibilità e che comunque è entrata in vigore successivamente all’elezione di De Luca sindaco. «La normativa è chiarissima e l’avvocato Provenza finge di dimenticare che la nomina di viceministro giunge dopo l’entrata in vigore della legge 148/2011. Quindi, rispetta pienamente il principio espresso con il “tempus regit actum”. De Luca ha accettato la carica di viceministro conscio che la stessa fosse incompatibile con quella di sindaco in virtù di una legge già in vigore». Sempre Provenza sostiene che il Consiglio comunale abbia leso il “sacrosanto diritto per una democrazia, rappresentato dall’elettorato attivo”. Che ne pensa? «Il Consiglio comunale non ha sbagliato a votare la decadenza. La legge è chiara. Chi ha tradito gli elettori è il sindaco incompatibile nel momento in cui ha accettato la nomina a viceministro. Tra l’altro – ricordo – che sono qualche mese prima aveva detto che non si sarebbe candidato al Parlamento giurando fedeltà alla città. Ecco l’ennesima promessa da marinaio». E sulle sentenza della Corte Costituzionale, invocate sempre da Provenza? «L’argomentazione è poco verosimile. La Corte Costituzionale è chiara anche quanto parla di parallelismo e di univocità tra le due cariche. L’incompatibilità è sancita tra chi ricopre le due cariche. Altri Consigli comunali hanno votato la decadenza senza studi matti e interpretazioni cervellotiche, dimostrando, così maggiore rispetto per le norme e minore attaccamento alle poltrone». Infine, il consigliere di Campania Libera sostiene che non ci sia nessun conflitto d’interesse «Ed invece c’è ed è evidente. Basti pensare alla vicenda Crescent e i dubbi sollevati dallo stesso Comitato No Crescent. C’è la Procura che sta indagando sulla mancata sdemanalizzazione dell’area di Santa Teresa. Oggi De Luca potrebbe occuparsi della vicenda sia da sindaco di Salerno che da viceministro alle infrastrutture». (andpell)
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